La ministra per gli Affari regionali commenta il voto contrario di Lega e FdI alla risoluzione di Strasburgo.
Intervistata da Repubblica Maria Stella Gelmini, ministra per gli affari regionali parla della situazione dell’Ungheria e delle ripercussioni sul nostro paese. L’ex forzista candidata con Azione di Calenda è convinta che “L’involuzione di questi anni di Orbàn sia un problema enorme per l’Europa che è anche una comunità di valori e principi democratici.”
La ministra Gelmini è d’accordo sulla posizione assunta da Bruxelles che evidenzia che non ci si puà dire europei se non si rispettano i valori fondamentali democratici e liberali. A destare preoccupazione è il voto di Lega e Fratelli d’Italia in difesa di Budapest. “Lega e FdI si sono contesi Orbàn per il loro pantheon. Vedevano in lui un alleato utile per mettere in discussione la politica dell’Ue dall’interno”. Ma oggi c’è un doppio problema perché i paesi del blocco di Visegrad hanno preso posizioni anti-italiane sul tema dei migranti e sul tetto al prezzo del gas, ricorda Gelmini.
Per Gelmini FI non è in grado di garantire l’europeismo per i suoi alleati
Ma questo voto non aggiunge nulla a ciò che già si sapeva per la ministra, ovvero che “l’europeismo nella destra italiana è sparito“, complice anche “l’appiattimento di Forza Italia sulle posizioni leghiste”. Proprio Berlusconi, leader di FI ci ha tenuto a rimarcare la sua posizione europeista dopo questo terremoto. Ppe, il partito europeo di cui fa parte, ha votato a favore della risoluzione spaccando così il centrodestra italiano a una settimana dal voto.
Per Gelmini però Forza Italia sta diventando irrilevante e “non è in grado di garantire l’europeismo di partiti che avranno molti più voti dei suoi” chiarisce la ministra.